tarocchi marsiglia riflessioni

I tarocchi di Marsiglia
Il matto sembra volare piano, sollevato a pochi centimetri dal suolo
senza saper dove atterrare.
Insegue la vanità della farfalla, spensierato e concentrato come un
bambino scalzo.
Il bagatto gioca con te come truffano i suoi misteriosi strumenti.
Inganna la postura d'attore, ha uno sguardo da ingannevole ladro
travestito di finte meraviglie
La papessa ascolta il potente silenzio del divino, ti colpiscono la
forza emanata dal suo viso e la santa immobilità delle sue mani.
Gli amanti son dipinti dalla fatalità propria all'amore, ingabbiati
nel perenne rischio che comporta. Dolore e gioia nei loro volti
riflettono le svariate emozioni che s'incontrano sul cammino del
cuore.
L'eremita cammina lento nelle tenebre del proprio subconscio,
tutti gli esseri umani sembrano perduti nella solitudine.
I suoi occhi aperti non guardano l'oscurità, soltanto l'interno
dell'anima prende forma nell'iride.
Questa carta sa che la ricerca della verità può solo coincidere con il
ritrovamento dell'essenza
Il penduto non ha volto, mi chiedo se pianga sulle sue guance
perdute.
Bloccato e inerte pensa senza riflettere e decide senza pensare.
Non si può fuggire da sé stessi.
La caotica luna sembra non ascoltare altro che il rumore. I cani
impossessati da ignoti demoni guastano la notte.
Forse l'alba non vedrà la pace
Il sole conosce i segreti più autentici, i due amanti vedendone solo
i raggi rimangono abbagliati in quella che prende il nome
di illusione. L'uomo da sempre ha dentro di sé il desiderio
di ingannarsi.
Ho sempre pensato al diavolo come il solo che abbia mai provato la
libertà,
soltanto i coraggiosi volano.
La mia carta preferita perché priva di limiti e gonfia di vita.
L'esuberanza è una falsa bellezza e la creatività una vorace bestia
di parole.